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<< De Havilland Mosquito >>

20/08/2006

Per gran parte dello svolgimento della guerra, il Mosquito era il velivolo in assoluto più veloce che potesse volare ed uno dei più manovrabili, se si pensa che nei combattimenti simulati i Mosquito potevano salire di quota più velocemente e virare più rapidamente di uno Spitfire. Le sue ammirevoli prestazioni spinsero l'aviazione tedesca a costruirne una imitazione, il Focke-Wulf AT 154 Moskito, anch'esso realizzato interamente in legno.

De Havilland, di fronte ad un periodo di scarsità di acciaio e alluminio, sfruttò l'esperienza dei mobilifici inglesi per realizzare nel Mosquito un velivolo che ottenesse i migliori risultati prestazionali dall'utilizzo totale del legno. Il ministero dell'aviazione, inizialmente poco interessato all'acquisto, cambiò posizione una volta che furono presentate le capacità del prototipo. I velivoli che vennero sviluppati prima della fabbricazione in serie furono tre, ognuno con una configurazione differente.

Il primo a volare, il 25 novembre 1940, era allestito come bombardiere, seguito poi dalla versione da caccia notturna e successivamente dalla versione per ricognizione fotografica. Date le notevoli prestazioni velocistiche i prototipi non avevano armamento difensivo.

Dal prototipo per ricognizione ci si basò per la fabbricazione del modello denominato Mk.I, mentre il prototipo da bombardamento portò alla versione B Mk.IV, di cui furono costruiti 273 esemplari. Una sua ulteriore variante fu la Mk.IX ma la versione più numerosa fu l'Mk.XVI, la cui produzione ammontò a circa 1200 esemplari.

I Mosquito furono ampiamente usati nella RAF per contrassegnare gli obiettivi nemici che dovessero essere bombardati in notturna. Malgrado una perdita inizialmente considerevole, il Mosquito concluse la guerra con il tasso di perdita più basso di tutti i velivoli in servizio nella RAF, dimostrando di essere 4 volte e mezzo più economico dei Lancaster in termini di danni utili subiti.

Queste caratteristiche giustificarono in larga misura la scelta di non dotare l'aereo di armamento difensivo. Le unità speciali della Luftwaffe, dedite al contrattacco degli assalti compiuti dal Mosquito, si rivelarono assai infruttuose e la stessa Luftwaffe lo considerò un prodotto che dimostrava in modo nettamente superiore il concetto tedesco di "Schnellbomber".

I Mosquito adatti all'impiego notturno erano inizialmente designati NF Mk.II, muniti con quattro cannoni da 20 mm Hispano montati nella fusoliera e quattro cannoni da 7,7 mm bruniti, con l'aggiunta di un radar IA Mk.IV di cui la RAF celò l'esistenza ricorrendo anche a racconti pittoreschi di piloti che avessero un acutissima vista notturna per le loro abitudini di consumare notevoli quantità di carote.

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