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<< Gianni Caproni >>

07/06/2005

La macchina dei fratelli Wright si era sollevata solo di pochi centimetri nel suo primo, storico volo, ma dopo pochi anni due ostinati italiani, Enrico Cobioni e Renato Donati, quasi adolescenti, riuscirono a raggiungere il loro ambizioso traguardo con un aereo creato da un altro ostinato giovanotto italiano: Gianni Caproni; il primo realizzò il primato mondiale di velocità e distanza (il 30 gennaio 1912, a 106 Km/h) il secondo il primato mondiale di altezza, 14433 metri (l'11 aprile 1934).

Una nuova conquista del cielo era prossima alla realizzazione, attendeva solo che uno tra i tanti tecnici o scienziati che progettavano e che tentavano questa ambiziosa impresa, riuscisse a risolvere le relative problematiche.

Il motore a scoppio, il solo che allora fosse adatto a mettere in moto una macchina volante, sia per il piccolo peso rispetto alla potenza, sia per il minimo ingombro, si era già sufficientemente perfezionato attraverso l'automobilismo, e in numerose applicazioni, ormai d'uso comune, fra le quali il ciclismo. Inoltre esistevano già materiali sufficientemente adatti alla costruzione strutturale delle macchine alate.

Infatti, appena i fratelli Wright resero nota la loro invenzione, immediatamente una folla di ricercatori e di realizzatori si mise sulla loro strada, sia per perfezionare idee preesistenti, sia per iniziare una loro nuova forza di attività. Questo spiega come i primi risultati furono rapidamente superati, tanto che appena quattro anni dopo, il 18 dicembre 1908, un apparecchio riuscì a volare per 62 miglia in un ora e 54 minuti, ad Anvours, in Francia.

Fra coloro che entusiasti avevano seguito i sensazionali risultati dei fratelli Wright nel 1903, c'era un giovane poco più che ventenne, Gianni Caproni per l'appunto, allora laureando in ingegneria a Monaco di Baviera, che stava frequentando un corso di perfezionamento in Francia, a Liegi. E proprio in Francia, l'anno dopo, ci fu una dimostrazione pratica dello stesso Wright e il Caproni non mancò di assistervi, cogliendo lì gli stimoli per la sua prossima ambizione al volo.

Gianni Caproni

Egli era nato il 3 luglio 1886 a Massone d'Arco, nel Trentino, a pochi chilometri dal Lago di Garda, in mezzo a una valle incastonata fra pareti di ripide montagne. Oltre lo studio, il giovane aveva anche il resto: la genialità e la tenacia ostinata di un alpigiano trentino.

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